L’allacciamento del gas permette di collegare la propria abitazione alla rete generale del gas metano. Il procedimento prevede delle specifiche procedure da rispettare per la sicurezza dell’impianto. Di seguito una guida, che ti permetterà di capire quali sono i costi e le tempistiche per allacciare la casa al metano.
L’allaccio al gas metano è possibile in quelle zone raggiunte dalla rete nazionale del gas metano. Puoi inoltrare la tua richiesta di allacciamento al metano a:
- al distributore locale del gas;
- ad un fornitore operante in quella zona che offre questo servizio.
Le due richieste sono molto diverse l’una dall’altra. La richiesta al distributore locale permette esclusivamente di collegare la tua casa alla rete generale. Questo vuol dire che avrei le tubazioni, ma non l’erogazione del gas. Questi termini (distributore e fornitore) spesso si confondono tra di loro, ma identificano due società molto diverse, infatti, è poi la richiesta inoltrata al fornitore (se il fornitore copre questa richiesta) che permette di allacciare la casa alla rete nazionale e, in più, di usufruire dell’erogazione del gas, alle specifiche condizioni contrattuali, stipulate in fase di sottoscrizione del contratto dell’offerta gas.
L’allacciamento passo dopo passo
I passaggi fino all’attivazione del gas sono:
- Il cliente invia la richiesta al fornitore. Entro 2 giorni il fornitore trasmette la comunicazione al distributore.
- Il sopralluogo: un tecnico vi contatterà per prendere un appuntamento e fissare il sopralluogo (per il giorno e l’orario dell’appuntamento).
In questa sede il tecnico stabilisce la posizione dove installare il contatore e le indicazioni tecniche per la predisposizione dello stesso. - Il fornitore trasmette il preventivo al cliente per conto del distributore. Nel preventivo (in genere spedito tramite posta o email) è indicato l’importo dei lavori a carico del cliente e le eventuali comunicazioni tecniche.
- Pagamento da parte del cliente del costo dell’allacciamento e accettazione del preventivo (di solito tramite bollettino postale o bonifico bancario).
- Montaggio della staffa del contatore da parte del tecnico del distributore e rilascio del PDR, il codice che identifica l’utenza. L’impianto del gas privato, interno alla casa è naturalmente di competenza dell’utente.
- Accertamento della documentazione impianto interno ai sensi della delibera 40 da parte del distributore, possibile solamente quando sono terminati i lavori dell’impianto interno, i moduli sono da compilare a cura del tecnico installatore e del cliente.
- Invio documentazione al distributore entro 120 giorni solari dalla data della richiesta di attivazione. Ci sono due possibili esiti:
-
- Esito negativo: si dovrà inviare di nuovo la documentazione fino a che non viene approvata dal distributore;
- Esito positivo: vengono effettuati i lavori di installazione del contatore.
- La prova di tenuta. Prima dell’attivazione è necessaria la prova di tenuta dell’impianto, che serve ad accertare che non ci siano perdite di gas. La prova può essere effettuata dall’installatore, che rilascia il relativo certificato al cliente oppure dal tecnico del distributore in sede di attivazione del contatore.
- Installazione e attivazione del contatore del gas, da parte del tecnico del distributore. L’attivazione del gas può avvenire solo se l’impianto interno è completato e i dispositivi terminali, come la caldaia, la cucina ecc. sono stati installati. Dopo aver ricevuto la segnalazione dell’esito positivo dovrai contattare il fornitore per fissare un appuntamento per l’attivazione.
Tempistiche per l’allacciamento del gas
Come è facile immaginare, visti i numerosi passaggi necessari per l’allacciamento del gas, le tempistiche sono molto variabili. Il fornitore trasmette la pratica al distributore entro 2 giorni lavorativi. Il preventivo deve essere inviato al cliente entro:
- 15 giorni lavorativi per lavori semplici;
- 30 giorni lavorativi se lavori complessi.
Una volta che il cliente ha pagato il preventivo, il distributore deve realizzare l’allacciamento entro:
- 10 giorni lavorativi dalla data di ricevimento dell’accettazione se si tratta di lavori semplici (con contatore fino alla classe G25;
- 60 giorni lavorativi in caso di lavori complessi.
I tempi per l’attivazione finale dipendono anche dalla verifica dei documenti per l’accertamento. Se l’impianto presenta delle anomalie e non è conforme alla regola dell’arte il distributore comunica l’esito negativo al cliente. Fino a che non vengono sanate le incongruenze e l’impianto non risulta a norma, l’attivazione dell’utenza non è possibile. Quando l’accertamento ha esito positivo, il distributore deve attivare il contatore gas entro 10 giorni lavorativi.